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Si riqualifichi l'area dei "Cavalli Russi" a Napoli!

Se la mission precipua del Corriere Borbonico, cari ed affezionati lettori, è quella di celebrare le eccellenze del Mezzogiorno e ricordare i fasti del Regno delle Due Sicilie e dei Borbone, è convinzione di chi scrive che un blog di opinione debba anche sollecitare interventi di riqualificazione. È questo il caso dell’area antistante i famosi “Cavalli Russi” a Napoli. Duole segnalare che la zona, a pochi passi dal Maschio Angioino, è infatti sfregiata da molti rifiuti.

Non si tratta "solo" di doveroso decoro urbano, ma il fatto ha anche una grande valenza simbolica: è necessario l'impegno comune, infatti, per approfondire la storia de Regno delle Due Sicilie e preservarne le testimonianze.

La storia dei “Cavalli Russi” di Napoli è affascinante e bisogna tornare al dicembre del 1844, quando la moglie dello zar Nicola I, Aleksandra Fëdorova, fu ospite di Ferdinando II di Borbone delle Due Sicilie.

Il Corriere Borbonico auspica da chi di dovere un pronto intervento per la riqualificazione dell’area, che degrada non solo le due bellissime statue, copie delle gemelle poste a San Pietroburgo, ma penalizza anche il turismo e non rende onore al glorioso passato di Napoli.



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