Emanuele Filiberto, il Savoia e il mancato riscatto
Sta avendo molta eco la visita lampo di Emanuele Filiberto di Savoia a Torre Annunziata, in occasione della quale avrebbe dichiarato la propria intenzione di acquistare la locale squadra calcistica, il "Savoia". Sia il Movimento Neoborbonico che l'ANPI, infatti, sono intervenuti nel dibattito per evitare inutili e dannose speculazioni da parte di Emanuele Filiberto.

Le intenzioni dell'ex erede del vetusto Regno d'Italia appaiono onorevoli, dal momento che vorrebbe acquisire la società sportiva per combattere l'alto tasso di criminalità giovanile e di emarginazione sociale proprio attraverso lo sport. Acuto è stato il pronto intervento del Movimento Neoborbonico: "Bastasse acquistare squadre di calcio per risolvere la Questione Meridionale! Noi non vogliamo certamente tirare in ballo i massacri e i saccheggi del Risorgimento, ma se Filiberto oggi è famoso, è per quel cognome legato al Risorgimento e, pure se sappiamo che lui non è colpevole dei fatti di oltre un secolo e mezzo fa, di certo potrebbe esserne colpevole e magari chiedere scusa a nome della famiglia, come non ha mai fatto". Tale punto di vista trova sponda nell'esperienza di molte squadre sportive, non solo calcistiche, che osservano come nel Meridione il solo impegno civico non sia sufficiente per combattere efficacemente mali atavici, quali la criminalità giovanile e la piaga dell'emigrazione.
A farne le spese rischia d'essere, ancora una volta, Torre Annunziata, tra i punti strategici dell'ex Regno delle Due Sicilie, resa celebre per la produzione di pasta, e che oggi potrebbe essere solo un'altra vetrina per Emanuele Filiberto. Secondo la sezione "Maria Penna e Rocco Caraviello" dell'ANPI: "Torre Annunziata, allora terra di lavoro, fu una eccezione e votò per la Repubblica (in occasione del referendum che condusse all'annessione al Regno di Piemonte, n.d.r.). Oggi Emanuele Filiberto di Savoia arriva a Torre Annunziata per "fare" calcio e magari strumentalizzare i dolori della nostra terra".
Il Corriere Borbonico seguirà con interesse la vicenda, auspicando che Emanuele Filiberto di Savoia possa finalmente mostrare a Torre Annunziata e al Sud il rispetto che merita.